mercoledì 17 settembre 2008

Gotye


A volte un vicino di casa con la passione del vinile può fare la tua fortuna. E'quello che è successo a Wouter De Backer, in arte Gotye, belga emigrato in Australia, ritrovatosi a selezionare, tagliare e cucire assieme i suoni estrapolati da una collezione di Lp con il meglio della musica '60 e '70, avuta in regalo. Se questa storia sia vera o meno, non possiamo saperlo, quello che è certo, però, è che il risultato è sorprendente. Da questo mix di generi che sulla carta fanno a pugni tra di loro nasce “Like Drawing Blood”, un concentrato di soul, funk, rhythm & blues, reggae e dub, sul quale vengono intarsiate melodie vocali ora struggenti, ora sbilenche, ma sempre efficaci.
Basta ascoltare “Heart’s a mess” per capire che aria tira. Tutto l'album attraversa territori sonori apparentemente distanti tra di loro, passando dall'atmosfera sixties di stampo Motown di “Learnalilgivinanloving" fino ad arrivare all'electro-beat con cenni esotici di "Seven Hours with a Backseat Driver".
Il nuovo, come a volte capita, sembra dunque provenire dal passato, snodandosi su sentieri di difficile ispirazione, percorsi sui quali anche il miglior Beck, per citare il paragone più calzante, sembra aver paura di avventurarsi.
Ma se poi il risultato è un disco come questo, allora le 11 tracce che compongono “Like Drawing Blood” trovano tutta la forza di brillare come gemme antiche nel mare dell'odierna omologazione musicale.


Nessun commento: